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Vernaccia Grossa o cerretana

Vernaccia Grossa o Cerretana

Si tratta di un vitigno che alcune aziende della zona di Cerreto d’Esi, Matelica e Fabriano stanno riportando all’attenzione dei consumatori grazie un impegno di riscoperta dei vitigni autoctoni locali. La Vernaccia era molto diffusa in tutte le Marche fino al secolo scorso. Erano presenti allora molte varietà di cui una, con grappoli di maggiori dimensioni anche se con acini più piccoli molto utilizzata nella provincia di Ancona.
Questa varietà di Vernaccia localmente era chiamata Vernaccia vera o Grossa o Cerretana ed ha subito negli anni passati il destino di molte varietà di viti rischiando l’estinzione in seguito all’abbandono della coltivazione. A partire dalla seconda metà dell’ottocento con l’arrivo in Europa di patogeni e parassiti fino ad allora sconosciuti come la Fillossera, la Peronospera e l’Oidio si verificò una grave crisi della viticoltura europea che causò un grandissimo sconvolgimento. Fino a quando, a partire dai primi del novecento, le tecniche di difesa non furono messe a punto molte varietà furono abbandonate in favore di altre ritenute più resistenti ai nuovi flagelli. La rapidità di distruzione dei vigneti ha fatto scomparire moltissime varietà di vite. A questi cambiamenti si deve aggiungere che a partire dalla metà del novecento l’opera di propagazione delle viti da parte dei vivaisti si affidava sempre più alla ricerca di cloni produttivi e di facile coltivazione portando però alla drastica riduzione della grande variabilità di viti presenti in passato in Italia.
Oggi il recupero di antichi vitigni assume due valenze, da una parte un’azione di preservazione del germoplasma che ha risvolti scientifici molto importanti e dall’altra la possibilità di provare e riscoprire sapori e gusti altrimenti destinati ad essere perduti.

Negli ultimi anni l’ASSAM ha portato avanti degli studi sulla viticoltura marchigiana coadiuvato a livello scientifico dall’Università degli Studi di Ancona, Facoltà di Agraria-Cattedra di Viticoltura, che hanno portato alla stampa nel 2002 del volume “Verifica ed ampliamento della base ampelografica marchigiana”. IL volume riporta i risultati del programma inserito nell’ambito del progetto nazionale coordinato dall’Istituto Sperimentale per la viticoltura di Conegliano Veneto (ISPERVIT) di verifica della base ampelografica nazionale avviato nel 1992. Diverse ed interessanti le tematiche di ricerca affrontate:
• rinnovamento della base ampelografica regionale
• selezione clonale e sanitaria dei vitigni regionali
• caratterizzazione morfologica e genetica dei vitigni diffusi nelle Marche
• prove sulla tecnica di gestione del suolo (inerbimento e pacciamatura)
• attuazione e dimostrazione di moderne forme di allevamento,
• prove di densità e portainnesti,
• redazione di mappe di aree vocate,
• innovazione tecnologica in cantina.
La Vernaccia cerretana è stata inserita nell’ambito del progetto, e grazie a questi lavori di sperimentazione possiamo avere dati comportamentali di questo vitigno.
Il 24 settembre 2005 a Fabriano (AN) si è svolto un importante convegno dedicato alla vernaccia grossa cerretana dal titolo: “Acque e vini nel mandamento di Fabriano e Cerreto d’Esi, le acque salmastre e la vernaccia Grossa cerretana”.

Articoli:

Incontro tra monte e mare

Comitato Pro Vernaccia

Il Nostro Rosso, L'Azione del 24 marzo 2007

 

 
Studio Enologico Agrario Sbaffi
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